martedì 7 aprile 2015

ESCLUSIVA - INTERVISTA ALL'AUTRICE ELENA ROSSI

Cari lettori e care lettrici,
oggi vi proponiamo una interessante intervista all'autrice Elena Rossi.

Mettetevi comodi e leggetela fino in fondo. 

Ciao Elena, tanto per cominciare ti va di parlarci brevemente di te, chi sei e che cosa fai nella vita?
Che dire… sono nata nel 1966 a Pavia e sono l'ultima di tre figli. L'unica femmina. Vivo in un piccolo paese vicino a Milano, sono sposata con Manuel e non abbiamo figli. Adoro la mia famiglia, siamo molto uniti, e ogni volta che possiamo non perdiamo occasione per vederci e per stare insieme almeno una giornata. Di professione faccio l'impiegata. Lavoro da 23 anni presso una grande azienda milanese e come hobby mi piace leggere e scrivere. Grazie al nostro sindaco con mio marito siamo riusciti ad aprire la prima scuola di scultura nel nostro paese. Lo dico perché ne sono molto orgogliosa.

Tra poco uscirà il tuo primo romanzo, che sensazioni provi?

Le emozioni che ho dentro sono impossibili da descrivere. Sono felice come una bambina che vede per la prima volta un parco giochi. Come spiegare? Non sono madre, ma per rendere l'idea, credo che sia come mettere al mondo un figlio, farlo crescere, vederlo cambiare e ora essere in attesa del suo matrimonio, che verrà celebrato a breve.
   
Domanda obbligatoria: parlaci un po’ di questa storia. Com’è nata l’idea, perché l’hai scritta e che cosa volevi dire.

Quello che ho scritto è un thriller. Una spy-story che si intreccia con una "strana" storia d'amore, di passione, di erotismo, di fantasmi, "mostri" e di un "rapporto particolare" con la natura e con i nostri sensi.
L'idea è nata per caso. Volevo scrivere una bella storia, ma non la solita: non il solito thriller, o la solita storia d'amore, o di erotismo. Volevo fare di tutto un po', toccando anche tasti delicati e attuali. Uno fra tanti: il femminicidio, la violenza fisica, sessuale e mentale... e non solo sulle donne, anche su uomini e bambini (con tutto quello che ne comporta psicologicamente nel tempo). In un certo senso ho voluto gridare al mondo: “Fermiamoli tutti! Denunciarli si può, si deve!”. Non permettiamo mai a nessuno di calpestare la nostra dignità e il nostro orgoglio. Non permettiamo mai a nessuno di impossessarsi della nostra vita, vivendola al posto nostro!

Da quando scrivi e perché hai cominciato a farlo?
Ho cominciato a scrivere nel 2014. Cioè quando ho cominciato questo libro. Ero sull'autostrada Milano-Bologna, in auto con mio marito, pronti per partire per un viaggio improvviso. Guardando fuori dal finestrino potevo scorgere il sole che giocava a nascondino con le nuvole. Ho subito pensato che fosse uno spettacolo meraviglioso, che valeva la pena immortalare. Avevo un sogno, un'idea, un block notes e una biro in mano… Si deve pur cominciare da qualche parte! E io ho cominciato così, senza fermarmi più. 

Perché ho cominciato a farlo? Ovviamente era un mio grande desiderio. Poi è arrivato il giorno in cui la voglia è diventata sempre più forte. Ma da profana, ogni volta che mi trovavo davanti a una pagina bianca, entravo in crisi. Mio marito mi prendeva in giro, dicendomi che avevo il blocco dello scrittore ancora prima di cominciare a scrivere. Potrebbe essere una cosa divertente per molti, ma per me era bruttissimo. Quando sfoglio le pagine di un libro la mia mente si stacca dal resto del corpo, entra in quelle parole e comincia a interpretarle a modo proprio, a immaginarle, a sognarle... a viverle fino a credere veramente di essere catapultata in un'altra dimensione. 

Ecco, è questa la missione che mi piacerebbe avere nella vita: prendere i miei desideri, le mie emozioni e le mie fantasie e trasformarle in parole, una dietro l'altra.

Il libro uscirà con la casa editrice EVE, totalmente gratuita. E immaginiamo sia una bella soddisfazione. Come ti sei trovata con loro?
Sì è una grandissima soddisfazione. Un sogno che si realizza lo è sempre! Con la EVE mi sto trovando molto bene. Sono sempre molto chiari in ogni cosa ed è vero che è totalmente gratuita, con tanto di contratto firmato. Loro lavorano per l’80% in digitale (ebook), ma su richiesta anche in cartaceo. Sono molto soddisfatta di questa soluzione. E poi EVE è una casa editrice nuova. È appena nata, come lo sono io come scrittrice! Sono sicura che cresceremo molto bene insieme. Ci sono persone intelligenti, competenti e altamente professionali. So di essere in ottime mani e ne sono molto felice. Può sembrare strano ma mi sento al sicuro e protetta con loro.

Riallacciandomi alla domanda precedente: cosa pensi delle case editrici a pagamento? Pensi sia giusto pagare per pubblicare o no?
Assolutamente no! Se io avessi 10mila euro da spendere (ipoteticamente), non li darei di certo a una casa editrice! Va bene che un sogno è un sogno, ma ci sono modi e modi per realizzarli. Questo non è un bel modo! Non è giusto che paghi chi lo scrittore lo fa di “professione”, perché mai dovrebbe esserlo per un esordiente! Eppure ci sono molte realtà di questo genere, più di quanto si pensi. Le case editrici grandi, non ti considerano neanche se non hai un nome famoso e per noi esordienti è sempre un delirio trovare chi accetta di pubblicarti, perché tutti sappiamo che è un terno al lotto: un libro può funzionare e vendere tantissimo, come può essere un disastro totale. Non sono molte le case editrici che si assumono queste responsabilità. EVE, ad esempio, si prende invece molta cura degli esordienti come me. Li cerca, li stana, gli dà vita, voce e una opportunità che altrimenti non avrebbero. E questa è un’altra cosa che mi piace molto di questa casa editrice.

Come ogni autore immagino che leggi. Che cosa? C’è uno scrittore in particolare che ti ha segnato?
Sì certo, mi piace molto leggere. In genere leggo un po’ di tutto, ma i generi che preferisco sono i noire, i thriller, i gialli (compresi i mitici di Agatha Christie), e comunque tutte quelle storie che ti fanno stare col fiato sospeso fino alla fine. Mi piace Glenn Cooper, Andrea Camilleri, Umberto Eco, Isabel Allende, Oriana Fallaci, Dan Brown. Però è anche vero che vado a momenti. Mi sono anche appassionata a Giorgio Faletti. Indimenticabile. Ho provato un gran dolore quando è morto. Peccato. Penso che abbiamo perso un personaggio unico. Adesso, invece, mi sto appassionando a Marcello Simoni, che scrive noir ambientati nel medioevo. Mi piace molto. Poi ci sono dei periodi che ho bisogno di “staccare la mente”, di rilassarmi e allora mi dedico letture più leggere e spensierate, come le Cinquanta sfumature di grigio, nero, rosso. Oppure la trilogia di Irene Cao.

Quale scrittore consiglieresti di leggere?
Non mi sento all’altezza di consigliare un libro o uno scrittore in particolare. È una cosa troppo personale, soggettiva. Leggere un libro è un momento intimo e quello che piace a me, potrebbe non piacere ad altri. Come potrei mai consigliare qualcosa a qualcuno?! 

Io sono del parere che l’importante sia leggere, poi cosa e chi dipende solo da te e dai tuoi gusti e se non li conosci, un bel modo per scoprirlo è leggere di più, più spesso e un po’ di tutto.

Ascolti musica mentre scrivi? E se sì quale?
Ascolto musica quando ho bisogno di concentrarmi, o di farmi venire delle idee particolari, o trovare l’ispirazione giusta. Molto spesso Vasco Rossi, o anche musica più rilassante, da tenere in sottofondo.


Poi una volta che sono concentrata e connessa con me stessa, ho bisogno di stare sola e in assoluto silenzio. Metto le mie cuffie isolanti, mi chiudo in camera da letto e rimango con le mie idee, il mio computer, le mie pagine bianche e le mie mani che più o meno velocemente, le riempiono.

E concludiamo con la domanda più classica: progetti futuri?
Ovviamente continuare a scrivere. Ormai chi mi ferma più!? Che cosa? Bah, può anche darsi che “Briciole di Pane” possa avere un seguito, oppure no… Chissà!